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mercoledì 20 dicembre 2017

Anche con pochi euro si salvano vite

L'11 dicembre scorso si è sfiorata una tragedia clamorosa a San Giorgio Canavese. Durante l'orario di lezione un'intera scolaresca della scuola elementare "Carlo Ignazio Giulio" ha riferito malori che inizialmente non hanno trovato la giusta interpretazione. L'intervento del 118 è stato risolutivo. La dr.ssa Angela Sambuco ha immediatamente intuito che la causa del malore collettivo fosse il monossido di carbonio e ne ha avuto subitanea conferma da un sensore di rilevamento che le era stato fornito in dotazione allo zaino di soccorso dalla Croce Rossa. Alcuni bambini sono stati trattati in camera iperbarica e tutti sono stati comunque visitati in strutture specialistiche.
Com'è possibile che una canna certificata e collaudata nel 2012 potesse perdere monossido all'interno dei locali? Ma sulla domanda la Magistratura è prontamente intervenuta ed ha aperto un fascicolo per la ricerca di responsabilità. 
A me interessa invece sottolineare adesso due aspetti della vicenda: la particolare bravura della dr.ssa Angela Sambuco del 118 che, da me sentita, non ha dato esibizione di se stessa, cercando piuttosto di stigmatizzare come la diagnosi fosse abbastanza ovvia. 
Vi assicuro che di ovvio non c'è proprio nulla quando si parla di monossido di carbonio: gas inodore, incolore e MORTALE. Bisogna avere un intuito eccezionale, essere bravi e fortunati ad imbroccare la strada della diagnosi giusta.
Il secondo aspetto è il sensore di rilevamento che la dr.ssa sambuco aveva in dotazione. Un aggeggino di pochi euro che è letteralmente impazzito facendo scattare il relè dell'allarme sonoro appena è entrato in contatto con il gas letale, confermando il sospetto e salvando così la vita all'intera scolaresca.
Ora, mi chiedo, com'è possibile che un tale aggeggino non sia nella dotazione standard del 118 piemontese? Possibile che lo dovesse fornire la Croce Rossa, a cui va ovviamente il mio plauso e riconoscenza?
Possibile che i nostri geniali gestori del 118 siano concentrati solo su appalti costosissimi piuttosto che su quelli di utilità?
Possibile che l'ultima genialata sia quella di mettere in strada i medici con esperienza con una nuova graduatoria che ha il sapore dell'improvvisazione piuttosto che della valutazione con criteri oggettivi?
Invece di buttare in progetti inutili tanto danaro pubblico, spendano pochi euro per strumenti come questi. Avrebbero la gratitudine di noi tutti.
Sono questioni sulle quali interverrò energicamente.
Non ringrazierò mai abbastanza la dott.ssa Sambuco ed il suo preziosissimo sensore che ha salvato molte giovani vite il pomeriggio dell'11 dicembre.

sabato 2 dicembre 2017

***Ultimissima***
Tragedia sul palco dell'Istituto "San Giuseppe"
Durante le prove del concerto di Natale organizzato per l'INPS da Giovanni Firera, muore Louis Atzori. L'artista si è accasciato sulla sua batteria che lo ha visto protagonista al fianco di grandi musicisti e cantanti nazionali, primo fra tutti Lucio Battisti. Forse stroncato da un infarto del miocardio, il concerto organizzato insieme alla dr.ssa Fulvia Pedani per la raccolta fondi da destinare al dipartimento dell'Oncologia 2 delle Molinette, diretto dal dr. Mario Airoldi, ed all’ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno), in programma per stasera, è stato annullato.
Il più sentito cordoglio alla famiglia di Louis Atzori.

giovedì 23 novembre 2017

Lettera ai Medici Chirurghi di Torino e Provincia



  Gentile Collega,

i prossimi 25, 26 e 27 novembre siamo tutti chiamati a rinnovare il Consiglio Direttivo dell'Ordine Professionale della provincia di Torino, destinato ad avere un rilievo sempre crescente, alla luce della normativa di riordino già approvata alla Camera dei Deputati e delle importanti sfide che ci attendono sul panorama medico-scientifico.

 E' arrivata l'ora di restituire al nostro Ordine il ruolo di baluardo coraggioso nella difesa della nostra dignità professionale, nella tutela del nostro benessere psicofisico, specie negli ambienti di lavoro, con l'opportuna attenzione ai giovani colleghi, che rappresentano il nostro futuro. 

 Non ci sono più consentiti l'attuale timidezza ed il silenzio assordante su aspetti e questioni che impattano enormemente sulla qualità del nostro lavoro e delle nostre vite: un disagio crescente sfocia sempre più in situazioni di burnout, che proliferano quando siamo stretti tra l'elevata responsabilità che ci richiede la professione e l'assenza di tutele e attenzioni da parte di chi dovrebbe camminare quotidianamente al nostro fianco. Sorprende l'elevata incidenza di questi fenomeni tra i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti Ambulatoriali, ampiamente rappresentati dai massimi responsabili sindacali nel Consiglio uscente.

 La marea montante delle culture fai-da-te e delle diffuse posizioni anti-scientifiche rende particolarmente sconcertanti il silenzio su temi come le vaccinazioni o l’apertura a pratiche mediche non fondate sull’evidenza scientifica dei dati: l'Ordine è tenuto a prendere posizione su questi ed altri temi scomodi, e non può continuare a sfuggire alle proprie responsabilità ed a mancare nella difesa della scienza medica, sempre sotto attacco polemico da più parti. Ritengo che l’obbligatorietà delle vaccinazioni rappresenti un insuccesso dell'attuale sistema, poiché anche una maggiore e seria presenza dell’Ordine sarebbe stato sufficiente a mantenere alto il tasso dei vaccinati, anche senza misure coercitive.

 Analizzando il bilancio dell'Ordine, irritano, tra gli altri, i circa 160 mila euro spesi in “Comunicazione”, pari al doppio degli 81 mila che invece figurano per “Aggiornamento e Formazione”: noi crediamo fermamente che vi sia un'inversione colpevole rispetto agli interessi della classe medica, essendo più opportuno un investimento contrario, principalmente per i giovani colleghi che si affacciano alla nostra affascinante professione. 

 A decadenza dell''Ordine si traduce inevitabilmente nella disaffezione degli iscritti e nella scarsa partecipazione alla vita ordinistica. Particolarmente grave è il dato dell'assenteismo elettorale: forse è il metodo artatamente scelto per mantenere lo status quo ante, che noi rifuggiamo con tutte le nostre forze e con l'impegno che intendiamo riversare in tutte quelle caselle lasciate per troppo tempo vuote e prive di contenuti di merito e sostanza.  MediTo in Ordine” è una aggregazione di professionisti dotati di peculiarità culturali specifiche di ogni aspetto della vita medica: medici di Medicina Generale, Specialisti Ambulatoriali ed Ospedalieri delle diverse discipline, impegnati quotidianamente sul fronte lavorativo, anche all'interno della prestigiosa Università degli Studi di Torino. Il nostro impegno si propone di entrare a gamba tesa, di non lasciare che il tempo scorra senza che un ventaglio di solide soluzioni e motivanti strategie non preservino, costruiscano e difendano l'inviolabilità della nostra dignità professionale. 

      Le idee sono molte e, forse, rivoluzionarie nella loro semplicità, come:
-            mantenere l’investimento in comunicazione, principalmente esterna, orientandola ad un solido ed energico sostegno della “best practice” supportata dall'evidenza scientifica dei dati, vigilando con particolare assiduità su questi confini;
-            quadruplicare l'attuale stanziamento per “Aggiornamento e Formazione”, di cui almeno il 60% in favore dei colleghi più giovani, coinvolgendo le migliori risorse culturali fra gli iscritti per irrobustirne i contenuti dell’offerta formativa;
-            incremento ed istituzione di nuovi servizi in tre direzioni di tutela: assistenza legale, assicurativa (responsabilità professionale) e contrattuale, a supporto del professionista e del suo lavoro quale risposta alla complessa domanda sanitaria;
-            assistenza agli iscritti per l’interpretazione di norme, regolamenti e novità in tema di salute pubblica; 
-            partecipazione attiva alle strategie di diffusione della cultura dell'emergenza e della defibrillazione precoce, specie nelle scuole e negli ambienti sportivi, ma anche nei centri aggregativi e nei condomini;
-            il Consiglio itinerante: le sedute del consiglio si terranno nei Distretti, negli Ospedali e dovunque i professionisti siano impegnati in prima linea, senza rinchiudersi nella lussuosa Villa Raby, per un contatto continuo ed empatico con gli iscritti all’Albo.
 Personalità, coraggio e determinazione non ci mancano e “MediTo in Ordine” si candida a tutela ed al servizio di tutti i Medici, e quindi dei loro pazienti, con l'equilibrio e la decisione che rappresenteranno un'iniezione di freschezza nel grigiore della mera sopravvivenza ordinistica.
Se è stata capace di arrivare al tuo cuore ed averne la fiducia, la squadra che ho il privilegio di guidare non avrà il tempo di vivere il particolare prestigio immobiliare di Villa Raby, la lussuosa casa di tutti i Medici di Torino e provincia: il mio obiettivo e la mia promessa è di rimanere sul campo, quotidianamente al fianco dei colleghi, operativo sui problemi e sulle necessità del nostro Ordine, che ha particolare bisogno di essere rianimato e di tornare alla gloria che merita e che meritiamo tutti noi.
            Con cordialità,

             Torino, 20/11/2017                                                                   Alfredo Monaco

mercoledì 25 ottobre 2017

SERATA VACCINI: SE LI CONOSCI LI FAI

I documenti discussi nella serata si trovano ai seguenti link:


Da sinistra il sottoscritto, la Professoressa Siliquini,
la Dottoressa Gallone e lo Psicologo Martinasso
il pubblico della serata


Il mio intervento


Lo psicologo Mauro Martinasso

Il saluto degli Assessori Cataldo e Calvo 


La Professoressa Roberta Siliquini 





Accorpamento Alessandria? Questa volta dico sì


Ho sottoscritto la mozione 1212 che chiede l’accorpamento di Asl e Aso di Alessandria, frutto di un gran lavoro, e ringrazio il consigliere Ravetti per il lavoro di analisi e di raffronto.
Io in genere non sono stato mai molto favorevole agli accorpamenti, ultimo quello delle due Asl torinesi, ma in questo caso è il territorio ad averlo chiesto, quindi come Consiglio Regionale dobbiamo agire nell’ottica di rispondere a una domanda specifica.

Data la realtà territoriale alessandrina, possiamo anche pensare che questo possa essere un esperimento pilota che potrà essere riproposto come modello; un modello virtuoso in cui l’azienda sanitaria e quella ospedaliera interagiscono migliorando la crescita di tutti i professionisti che vi lavorano e di conseguenza il servizio ai pazienti. 

giovedì 21 settembre 2017

SERATA DI INFORMAZIONE SUI VACCINI


G7, PIANO MAXIEMERGENZE SANITARIE

MONACO: IL PERSONALE ISCRITTO NELLE LISTE
DI DISPONIBILITÀ NON SIA LO STESSO DEGLI OSPEDALI
Martedì 19 settembre durante il question time ho chiesto all’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, di riferire il contenuto del piano di maxiemergenza approntato dalle autorità in vista del prossimo G7 dell’innovazione, dell’industria e del lavoro che si tiene dal 24 al 30 settembre a Venaria con permanenza degli ospiti a Torino.
In particolare, l’interrogazione era volta a verificare che nel piano depositato in Prefettura il giorno 13 settembre “per le maxiemergenze sanitarie il personale Medico ed Infermieristico iscritto nelle liste di disponibilità non sia lo stesso delle strutture sanitarie Ospedaliere, incorrendo nel rischio di lasciare vacanti le sedi operative ospedaliere”.
In pratica per essere rassicurato sul fatto che l’albo da cui selezionare i precettati non fosse lo stesso, per non sguarnire i presidi ospedalieri.
La risposta dell’Assessore si è soffermata sulla descrizione del piano di maxiemergenza descrivendo nel dettaglio cosa si è previsto di ampliare all’interno degli ospedali torinesi per quei giorni, e rassicurando sul fatto che l’attività ordinaria sarà garantita.
Ma di fatto non ha risposto alla mia domanda. Un plauso a Città della Salute e al Martini per quanto predisposto, peccato che all’Assessore non siano stati forniti dai vertici 118 elementi utili a chiarire la questione che ho posto.