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martedì 26 aprile 2016

Lupo: mancano dati certi




Comunicato stampa: sul lupo mancano dati certi
Prima censimento serio, poi si decida

Oggi in Consiglio Regionale non ho votato né l’uno né l’altro dei documenti proposti sul contenimento del lupo: gli ordini del giorno 652 “Nuovo piano di conservazione e gestione del lupo in Italia: incentivare le misure di sostegno e protezione alle attività agro-silvo-pastorali in alternativa alle deroghe al divieto di abbattimento dei lupi” presentato dai Consiglieri Barazzotto, Allemano, Baricco, Bertola Boeti, Caputo, Chiapello, Conticelli, Frediani, Grimaldi, Molinari, Motta, Ottria, Valle e 678 “Azioni per contrastare la presenza dei lupi nel territorio piemontese” presentato dai Consiglieri Vignale, Berutti, Porchietto, Marrone, Ruffino.

La motivazione è semplice: mancano dati certi sulla presenza, sul numero, sui comportamenti dell’animale, quindi entrambi i documenti partono da presupposti sbagliati, sia quello a favore della tutela della specie protetta, sia quello che vorrebbe al contrario aumentare le azioni di contrasto.

Inoltre, si dimentica spesso di considerare un elemento quando si parla di ambiente naturale (conservazione, tutela, animalismo) ovvero l’elemento umano, antropico, che è il primo elemento inquinante per un territorio.

Quindi, da una parte il lupo viene visto in maniera romantica, mentre la stessa simpatia non la rileviamo per i passeracei o le nutrie o i topi; dall’altra, si fa allarmismo – pastori e greggi aggredite, segnalazioni, attacchi - su un fenomeno certo presente ma su cui non si hanno dati certi.

Meglio sarebbe quindi che ci fosse un serio censimento sul lupo, prima di decidere se e come abbattere o se e come tutelare.

Torino, 26 aprile 2016 



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