Pagine

mercoledì 4 novembre 2015

OCULISTICA: NON DEMORDO

Bocciato un mio ordine del giorno per la salvaguardia delle eccellenze dell'Oculistica piemontese, ma non demordo. Sto preparando un altro documento. 
Sintesi:
Premesso che tutte le moderne tecniche di organizzazione sanitaria indicano che gli ospedali specialistici sono anacronistici e che le patologie di tipo oculistico hanno un grado di intensità che necessità un maggior livello di sicurezza interdisciplinare, chiedo alla giunta un impegno sulla salvaguardia dell’elevato livello di specializzazione piemontese. Da Medico affermo che l’oculistica operativa nel suo complesso non può essere materia di terapia ambulatoriale e conosco le capacità di tante strutture del Torinese nell’operatività vitreo-retinica, al punto che sono prese ad esempio per la formazione e ne usufruiscono pazienti provenienti anche da altre Regioni, in specie Liguria e Valle d’Aosta. Per questo ho chiesto che le attuali apparecchiature e strutture dell’Ospedale Oftalmico vengano spostate in blocco in una idonea struttura che possa garantire l’emergenza, l’urgenza, la condivisione delle strumentazioni e delle sale operatorie dedicate; che vengano ritoccate in adeguamento le tariffe di rimborso dei DRG 36 e DRG 42 e che si valuti l’opportunità di restituire alcuni posti letto di ricovero alla chirurgia correlata. I pazienti operati sono circa 1000 all’anno: sarebbe assurdo che - pensando di risparmiare - ci trovassimo al contrario a pagare enormi rimborsi spese alla Lombardia. 





Articolo online cliccando qui



Nessun commento:

Posta un commento