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martedì 14 luglio 2015

IL MIO PUNTO DI VISTA SUL GRADENIGO

Estratto dell’intervento in aula del 7 luglio.



La legge che voterete fra poco ha posto, secondo me, l'accento su un tema che è oggetto importante di analisi e di attenzione, che è quello del "profit" e "no profit" nell'ambito della gestione pubblica, soprattutto della sanità.
I no profit, che sembrano organizzazioni che mirano solo ed esclusivamente al benessere, solo per il fatto che, da un punto di vista fiscale, non dividono utili, in realtà, sono stati particolarmente abili a diversificare le loro attività e quindi i cosiddetti utili derivanti da un'attività sono state posizionati su altre. Il tema è stato correttamente sollevato, ma era giusto che fosse così, rivisitato e posto all'attenzione anche di una modifica legislativa.
Dove nascono le mie perplessità? Proprio nella gestione di una storia complessa, che nasce da molto lontano, di colui che ha pensato bene, lo dissi già l'altra volta, di acquistare un'auto non avendo la patente e che invece di prendere la patente, si convince che prima o poi la patente non sarà più un obbligo di legge per guidare la macchina. Cambia la storia della Regione Piemonte, ci sono nuove elezioni, cambia radicalmente il verso e si continua a parlare di togliere il permesso di guida per consentire a qualcuno di avere un'auto da guidare.
Anche l'attività che è stata svolta in questi mesi, che è sembrata più che altro un testa contro testa, piuttosto di entrare nella disamina della possibilità di intervenire sul più ampio tema del "no profit" rispetto ad un "profit" che bussa prepotentemente alle porte di un pubblico in difficoltà a gestire la sanità, poteva essere affrontato in maniera diversa, avendo la reciproca disponibilità di ascoltarci.
Di fatto, si scrive nella legge che un privato può acquistare un ospedale pubblico. Che si chiami Gradenigo, Ospedale di Rivoli, Oftalmico, in qualche maniera un ospedale con il pronto soccorso potrà essere gestito in modo totale da privati che devono fare profitto.
Una perplessità in ordine a questo mi nasce anche relativamente alla capacità di gestione. Mi rifiuto di pensare che la politica non sia capace di gestire un sistema e di governare positivamente il sistema. Sappiamo che il Gradenigo aveva un buco di bilancio, non riusciva più a supportare questi debiti ed è intervenuto un privato che, probabilmente, sanerà quei debiti, poi con i soldi che deriveranno dalla collettività riuscirà a pagare i debiti, gli interessi che ci sono, a pagare la struttura quanto deve al venditore e comincerà a fare degli utili e dei profitti, ma non possiamo farlo noi come pubblico?


La domanda mi viene spontanea. È difficile immaginare che io, pubblico, dichiaro la mia totale incapacità a gestire i miei servizi. Se sono così bravi gli altri, che ci forniranno degli ottimi servizi sanitari, riusciranno a pagarsi i debiti, a gestire benissimo e a riempirsi persino il portafogli, è inutile discutere di sanità, cediamola subito, interamente e probabilmente avremo noi i migliori servizi! Però poi… pagheremo meno?
Un elemento per cui dichiaro che non parteciperò al voto è che tutto ciò che ha riguardato la sanità ad oggi è stato discusso in quest'Aula è stato presentato già fatto dalla Giunta, senza reale ascolto. La Giunta si è assunta la responsabilità di tagliare gli assegni ai soggetti psichiatrici, si è assunta la responsabilità di tagliare, per il piano di rientro, una quantità di posti letto e di fare una riforma della rete. Sta facendo una riforma della rete territoriale e non ha messo mano, nonostante sia stato ampiamente segnalato, a quel buco, a quel rubinetto aperto che si chiama 118. Credo che vada messo un freno a quel rubinetto che costa, è l'unico elemento che costa ogni giorno tanto di più, fino a quadruplicare i costi in quattro anni. L'elisoccorso notturno che è gestito da privati riesce ad incrementare i costi per portare 12 codici rossi su 50-60 interventi.
Sono spese enormi su cui non si è messo ancora mano.
Un ulteriore elemento che pavento negativamente è che da domani arriveranno tanti altri privati che diranno: perché noi no? Avete fatto una legge "ad Gradenigo" dopo quelle ad personam. Busseranno alla nostra porta e ci chiederanno di essere equiparati ad Humanitas e quindi di avere ospedali, pronto soccorso e gestione che funzionino in modo corretto e sano, sempre nell'interesse dei cittadini. Non so se sia vero e se si riuscirà a gestire il tutto in maniera coerente anche rispetto al personale. Mi risulta che tanto personale ha preso strade diverse…

Sono queste le motivazioni per le quali continuo a mantenere delle riserve, perché vorrei che l'ospedale pubblico, così com'era, resti pubblico, ma che resti pubblico sul serio e a disposizione dei cittadini.

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